
– Ovvero approcci forse utili per trascorrere un (aggettivo positivo a scelta) Natale e prepararsi a un (aggettivo positivo a scelta) anno bisestile –
Nasco in Svizzera una mattina di un gelido 2 gennaio dello scorso millennio. Nasco sotto il segno del capricorno con ascendente grinch. Come inizia quel film? “A Natale le giornate sono più corte, più buie, più fredde. E l’uomo da sempre reagisce alla paura di questa oscurità con un impazzimento di luci, caos, esasperazioni, feste e sacrifici.” Sostituendo la parola “Natale” con “l’intero mese di Dicembre” direi che riassume bene il Bobapensiero.
Però negli ultimi mesi ho completamente stravolto la mia vita. Ho fatto e sto facendo cose che mai avrei pensato. E, dopo tanti e tanti anni, mi sono venuta a noia su sta storia che a Natale e a Dicembre sono incazzosa e depressa. Ho deciso di provare – almeno per una volta – a vedere l’effetto che fa cambiare prospettiva e sedia da cui guardare quel mondo che si riempie di luci caos e zuccheri. Senza diventare come quella scombiccherata che già da fine Ottobre canticchia per casa “Deck the Halls”.
Un cambiamento sobrio, misurato e consono all’età e al mio ruolo di capo.
Senza aiuto esterno ho smesso di cadere nel solito tunnel di negatività e tedio. Di lamentarmi sull’inutilità del Natale. Di piangere sui soldi che sto spendendo macinando chilometri di facce e code. Di mandare anatemi a persone che sento solo a Natale che mi inviano e invieranno video, catene e messaggi destinati a tutta la rubrica. Di snobbare le liturgie natalizie. Ho deciso che giocherò anche io, se proprio necessario, a “spurchia & filetto” o qualsiasi gioco equivalente, senza batter ciglio. Brontolo e sbuffo ancora, ok. Ma solo ogni tanto e a volte senza neppure digrignare i denti.
Ci sono state cose che non ho potuto e voluto fare da sola e ho chiesto il supporto del BobaTeam. Con l’aiuto del BobaTeam (e la felicità di Miss Fricchio) ho addobbato il mio primo albero di Natale e disseminato le decorazioni per la casa. Ho cucinato i biscotti con l’anice a forma di alberello, stellina e pupazzetto. Ho scoperto che esiste una cosa che si chiama calendario dell’avvento. Ok, in realtà ho curato la regia degli addobbi e ho deciso quali e quanti stampi fare di ogni biscotto. Ma è pur vero che questo è il compito del capo.
Consigli e riflessioni:
– Fare i regali pesa di meno standosene a casa provvisti di carta di credito e sorseggiando una tisana calmante.
– Le luci che illuminano a giorno tutte le strade di Milano sono utilissime se si ha un cane da pisciare tutte le sante sere.
– Circondatevi di un team che vi ama e vi sopporta perché nessuna Boba è un’isola, nemmeno quelle nate sotto il segno del capricorno con ascendente grinch.
– Gennaio arriva prima se uno nel frattempo sorride.
Uscite dal tunnel dell’autocompiangimento natalizio. Provate anche voi a vedere l’effetto che fa. Il Natale non ha nessuna colpa se siete di natura un po’ negativi e tristanzuoli. E, per essere pragmatici, sarà di nuovo Natale il prossimo anno e anche l’anno dopo e quello dopo ancora.